Ipertrofia dei dei turbinati I turbinati sono tre "sporgenze ossee" situate in ogni fossa nasale e sono formati da una piccola "lamina" di osso ricoperta da mucosa.
Le allergie nasali, le infezioni ripetute, l'inalazione abituale di alcune sostanze negli ambienti di lavoro, il fumo e l'utilizzo reiterato di alcune gocce e spray nasali (vasocostrittori) determinano uno stato infiammatorio cronico che causa un notevole aumento di volume dei turbinati.
La mucosa che li riveste si ipertrofizza; cioè si "gonfia".
Il paziente accusa una serie di sintomi estremamente fastidiosi tra cui: ostruzione respiratoria nasale ("naso chiuso"), mucorrea ("scolo di muco"), ipoosmia (diminuita percezione degli odori), rinolalia chiusa (voce nasale), starnuti, prurito,
dolori alla radice del naso, sinusiti , faringiti e otiti siero mucose recidivanti.
Gli interventi chirurgici hanno come finalità la riduzione di volume dei turbinati, che vengono, in tal modo, ricondotti alla forma normale, precedente ai danni prodotti dalle patologie.
Deviazione del settonasale: - Il setto nasale disposto verticalmente sulla linea mediana, divide l'interno del naso in due cavità, dette fosse nasali, che comunicano posteriormente con il rinofaringe.
E' formato da strutture osteo-cartilaginee
Cartilagine quadrangolare del setto
Lamina perpendicolare dell'etmoide
Vomere
Osso palatino
Il setto nasale può essere deviato per cause traumatiche (talvolta associate ad un deviazione complessa del naso esterno) o congenite (presenti dalla nascita).
La deviazione settale comporta una grave anomalia della dinamica respiratoria che si manifesta con una notevole difficoltà di passaggio dell'aria attraverso il naso.
Chirurgia endoscopica (F.E.S.S. - Functional Endoscopic Sinus Surgery)
La chirurgia naso-sinusale ha subito negli ultimi anni notevoli sviluppi grazie all'introduzione di tecniche microchirurgiche ed endoscopiche. Il rinochirurgo si avvale di strumenti microchirurgici, di endoscopi a fibre ottiche, di telecamere e monitor televisivi per eseguire gli interventi chirurgici sulle strutture delle cavità nasali e dei seni paranasali. L''utilizzo di queste nuove tecniche consente un più accurato controllo degli atti chirurgici ed una maggiore sicurezza per il paziente. Gli interventi così effettuati risultano meno aggressivi, richiedono tamponamenti più brevi ed hanno quindi un decorso post-operatorio meno doloroso e fastidioso che in passato, con una riduzione dei tempi di degenza in ospedale
Laser chirurgia: - L'ipertrofia dei turbinati può essere agevolmente risolta con un intervento ambulatoriale praticato con il laser ( Laser a Nd-YAG o con il Laser a diodi).
Il raggio laser "vaporizza" lo spessore dei turbinati ipertrofici lasciando integra la superficie della mucosa.
Polipi nasali
Si definisce poliposi nasale una malattia cronica della mucosa nasale di cui si ignorano ancora le cause, frequentemente associata a malattie allergiche o ad intolleranza ad alcuni farmaci (acido acetilsalicilico, pennicillina e derivati). La mucosa infiammata e si trasforma in tessuto in eccesso, di colorito pallido e di aspetto gelatinoso, quasi traslucido (polipo).
Il polipo nasale, quindi, non rappresenta la malattia, ma il "sintomo" più evidente di essa.
L'eziologia (la causa) è del tutto ignota.
La poliposi, tuttavia, non è una malattia dal comportamento unico e non si può, quindi, pensare ad un univoco e stereotipato protocollo di trattamento. Solo l'associazione contemporanea o successiva di più tecniche consente un buon controllo di questa patologia facile alle recidive e talvolta del tutto imprevedibile (S.Bankova Parigi).
Gli interventi più frequentemente eseguiti per la polposi nasale sono
Disfunzioni delle valvole nasali
Le valvole nasali interna ed esterna sono collocate sulla parete laterale del naso, sopra la narice, più in basso l'esterna e più in alto l'interna.
In questo caso il deficit funzionale è di facile osservazione : durante l'inspirazione la parete nasale si sposta vistosamente all'interno (una sorta di "risucchio").
E' il difetto che si propongono di correggere i ben noti cerotti nasali, anche se con risultati spesso modesti.
E' spesso esito di precedenti interventi chirurgici nasali, soprattutto estetici, ma anche congenita.
E' possibile una correzione chirurgica con brillanti risultati che può essere anche praticata in anestesia locale.
Nei casi in cui il deficit valvolare si associ ad altre condizioni patologiche maggiori si impiega la chirurgia tradizionale in anestesia generale.
Sinusite
Per sinusite si intende un processo infiammatorio acuto o cronico (se dura da più di sei mesi) che colpisce uno o più seni paranasali.
Questi ultimi sono "cavità" scavate all'interno dello scheletro del cranio in comunicazione, mediante un complesso sistema di piccoli canalicoli, con le fosse nasali.
Il paziente affetto da sinusite è frequentemente raffreddato, non respira bene , non percepisce perfettamente gli odori (iposmia), accusa cefalea e presenta saltuari periodi di scolo di muco dal naso.
Nella maggior parte dei casi la sinusite va trattata con la terapia chirurgica
Gli interventi possono essere eseguiti per via endoscopica, all'interno delle fosse nasali, con l'utilizzo di strumenti a fibre ottiche (Functional Endoscopic Sinus Surgery) (F.E.S.S.) oppure con accesso esterno dalla parete anteriore del seno mascellare (intervento di Caldvel Luc).
Le due tecniche si eseguono in anestesia generale e possono essere combinate